Ahmed Fadhil ha 29 anni ed è originario di Mosul, città tristemente famosa per essere una roccaforte dell’Isis.
Nel 2007 la sua famiglia si trasferisce dalla città in campagna e Ahmed è costretto ad interrompere i suoi studi universitari in fisica. Poco dopo, con una borsa di studio, si laurea in informatica a Cipro. Inizia subito a inviare domande nei principali centri di ricerca europei: Italia, Germania, Svezia, etc. Ma troverà la sia nuova casa a Trento, come dottorando alla Fbk (Fondazione Bruno Kessler). Ahmed così, dopo cipro, continua in Italia a coltivare i talenti per la ricerca e l’informatica.

La realizzazione di un sogno


Il team di ricerca informatica per lo sviluppo sociale di Ahmed si occupa di creare soluzioni applicative per smartphone e tablet per i Paesi in via di sviluppo e per i settori più poveri dei Paesi sviluppati (come per esempio ‘Bring the food’, sistema che segnala le eccedenze alimentari).
La sua famiglia ora vive in Babilonia (zona sotto il governo di Baghdad), uno dei suoi fratelli si è iscritto al Politecnico di Torino e un altro lavora a Erbil (Iraq) nella zona curda.
Ahmed è uno degli esempi virtuosi per chi, costretto a fuggire dalle zone di guerra, non si ferma ma continua a rincorrere i propri sogni e a coltivare i propri talenti.

 

Un fisico al lavoro

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