L’associazione Cambalache ha coinvolto, ad Alessandria, rifugiati e richiedenti asilo nel progetto “Bee my job 2.0”, nella ricerca di integrazione e lavoro.
Progetto di apicoltura urbana e sociale, “Bee my job 2.0” coinvolge le aziende apistiche, i cittadini, le scuole e i gruppi associativi, oltre a rifugiati e richiedenti asilo. Questi ultimi vengono formati e inseriti nelle aziende tramite tirocini di inserimento e reinserimento lavorativo in aziende apistiche e agricole. Il progetto si espande tra Piemonte, Lombardia, Liguria e Puglia.

Un gruppo di dodici persone, tra migrati e volontari dell'associazione, del team di lavoro di Bee My Job

“Bee my job 2.0” ha catturato subito l’interesse delle aziende. Il prossimo l’obettivo è però di poter includere tutta la comunità locale in un’ottica di collaborazione e integrazione.

Il progetto


Tra le attività in programma è prevista infatti anche la nascita di un orto sociale per la promozione dell’inclusione sociale di persone in particolari condizioni di vulnerabilità e disagio mentale. L’apiario urbano di “Bee my job” è nato nel 2015. Oggi è costituito da dieci arnie dove, oltre alla produzione del miele, si organizzano incontri di apididattica tra richiedenti asilo, cittadini, scuole e associazioni.
Il progetto è stato supportato da Enaip, Aspromiele e Coldiretti con il sostegno economico della Fondazione CRT, della Fondazione SociAL e del POR Regione Piemonte. Soggetti che hanno coinvolto a loro volta otto beneficiari dello Sprar del Comune di Alessandria.

I ragazzi di Bee My Job al lavoro