Camini è un piccolissimo paesino della Locride, in Calabria, con appena 280 abitanti. Da qualche tempo Camini ha subito una rinascita, documentata anche da National Geographic, nello specifico con la storia di Assan e Cosmano.
Il piccolo borgo, grazie al proprio sindaco, ha accolto in questi anni 80 tra rifugiati e migranti (dall’Africa e Medio Oriente) con il quale gli abitanti del paesino stanno ‘ricostruendo’ la vita del posto. E lo stanno facendo mostrando a tutti cosa significano inclusione sociale e lavorativa.
Questa storia è un esempio virtuoso perché qui i rifugiati lavorano e producono, ristrutturano e si prendono cura delle case abbandonate. Molti degli abitanti si sono ormai trasferiti nelle grandi città: in questo modo strade e scuole, di quello che stava diventando un villaggio fantasma, prendono nuova vita.
Cosmano e Assan: un esempio amicizia, un esempio di inclusione sociale e lavorativa
Una delle amicizie che nasce da questa esperienza è quella tra Cosmano e Assan, giovane senegalese fuggito dal suo paese natale. Assan lavora ormai da due anni con Cosmano. Entrambe si occupano della ristrutturazione delle vecchie case di Camini per ospitare migranti e rifugiati che si stanno stabilendo nel paesino.
Così nasce non solo un rapporto lavorativo tra i due, ma anche umano. Assan ormai fa parte della famiglia di Cosmano e si è integrato nella comunità di Camini, che adesso considera in tutto e per tutto casa sua.
Tra i Comuni della Locride che hanno aperto le porte ai profughi non c’è solo Camini. Anche Gioiosa Jonica, Stignano, Benestare e Africo per un totale di dodici Comuni calabresi hanno aderito allo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati).