Competenze, inclusione lavorativa e welfare aziendale: con questi temi il 20 febbraio 2018, una splendida e affollata Sala Alessi di Palazzo Marino è stata testimone di un interessante e coinvolgente incontro dell’Inclusive Mindset Academy – il ciclo di incontri che i promotori del progetto Inclusive Mindset hanno voluto mettere al centro del proprio programma che mira a diffondere mentalità e opportunità di inclusione lavorativa nel mercato del lavoro. L’incontro è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Milano e il supporto di Parks e Lexellent.
Un incontro che idealmente prepara il primo inclusive Job Day, in programma all’Acquario Civico di Milano il 19 marzo 2018: una giornata di incontri e colloqui tra i selezionatori delle aziende e le competenze delle persone con disabilità, delle persone di origine straniera e degli appartenenti alle categorie protette.
Il programma Inclusive Mindset si focalizza infatti sulla valorizzazione delle competenze delle persone che sono svantaggiate da stigma e pregiudizio nell’inserimento lavorativo.
L’incontro dell’Academy del 20 febbraio, condotto dal giornalista Alessandro Cannavò, ha voluto promuovere la condivisione di best practice di welfare aziendale che hanno anche il merito di concorrere a diffondere mentalità inclusiva e valore all’interno delle aziende, con un occhio di riguardo a:
-politiche di welfare aziendale e inclusione dedicate a persone con disabilità
-politiche di welfare aziendale e inclusione dedicate a persone di origine straniera
-politiche di welfare aziendale e inclusione dedicate all’identità sessuale e di genere
Si tratta di tre tra i mainstream che il programma Inclusive Mindset sta affrontando con le aziende partner all’interno delle organizzazioni con formazioni esperienziali, sharing di best practice e coinvolgimento di testimonial.
La tavola rotonda del 20 febbraio ha saputo coinvolgere aziende come Barilla, Flex e IBM Italia che hanno descritto il proprio approccio fattuale in termini di welfare aziendale e inclusione lavorativa.
Alessandro Cannavò ha saputo far interagire i relatori, mettendo in evidenza come il concetto di welfare aziendale possa essere strettamente collegato alle misure di inclusione lavorativa che permettono l’inserimento e la valorizzazione di competenze in azienda.
Hanno portato l’esperienza della propria azienda:
Andrea Sorbello, Public Affairs and Government Relations di Barilla che ha parlato di un progetto dell’inserimento lavorativo di persone di origine straniera e migranti per sfuggire alla guerra. Doriana De Benedictis, Diversity Engagement Partner di IBM Italia che ha descritto come vengono concretizzate le strategie di diversity & inclusion nell’ambito delle tematiche legate al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Il tema della disabilità e l’inserimento e la valorizzazione delle competenze di persone autistiche è stato invece al centro della testimonianza di Valeria Ferreri, HR Director Italy/ Regional HRBP Design & Engineering di Flex.
Tre esempi concreti che hanno messo in evidenza come sempre di più il tema delle competenze, della effettiva valorizzazione del capitale umano e della creazione di valore per l’azienda, siano la vera spinta delle politiche di inclusione lavorativa.
Paolo Beretta – Program Manager Inclusive Mindset – ha descritto l’approccio del programma, le strategie di comunicazione attraverso i Social e le innovazioni della piattaforma che raccoglie le iscrizioni dei beneficiari e le azioni di formazione e consulenziali che sta portando nelle aziende grazie alle competenze che i co-founder – Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, Fondazione Sodalitas e INTERACTION FARM – e tutti i partner e le istituzioni che vengono coinvolte nelle progettualità e nelle formazioni esperienziali. Tra i prossimi appuntamenti i Job Day di Milano e Roma e i nuovi appuntamenti dell’Inclusive Mindset Academy.
Un approccio pragmatico che è emerso anche dall’intervento dell’Assessore alle Politiche Sociali Majorino che ha evidenziato come le politiche di inclusione anche nel pubblico debbano andare sempre più nella direzione di un’ottica di promozione invece che in quello del mero assistenzialismo delle persone che si trovano in situazione di fragilità.
Con l’imperativo di creare percorsi di inclusione attiva, non solo per motivi etici o valoriale ma perché conviene alla società di oggi.
Marco Buemi – Social Innovation Manager Inclusive Mindset – ha fornito un’istantanea della situazione delle discriminazioni e in particolare sul mercato del lavoro. E’ infatti il mondo del lavoro quello dal quale emergono un altissimo numero di segnalazioni: un terzo del tolale. Di queste, tra il 75% e l’80%, proprio nella fase di accesso del mercato del lavoro. Ma anche come sempre di più ci siano indici che studiano la correlazione tra Diversity & Inclusion e quello che riesce a portare in termini di tasso di innovazione nelle aziende e di precisi indicatori economici, come ad esempio l’EBIT (Earnings Before Interest and Taxes).